Nel 2011 ho partecipato al talent televisivo “The Voice of Albania” arrivando seconda e nel 2013 ho partecipato a “The Voice of Italy”. La tv mi ha fatto un contratto e sono tornata a vivere in Albania, a Tirana. Oggi canto tutte le sere, in diretta televisiva, in prima serata, e sono diventata una delle voci più conosciute d’Albania.
Quando sono partita era il 1994, e ricordo ancora molto bene quella notte: la tensione, la paura, lo spavento di tutti noi. Mentre vedevo sparire le luci di Valona, pensavo alla casa dei miei nonni. Sarebbe bastata un’onda più grossa per cancellare i nostri sogni, le nostre speranze.
Ma il 1994 è anche stato l’anno di un nuovo inizio, l’anno in cui ho scoperto che esisteva Babbo Natale, e che i bambini potevano fare i bambini. E’ stato l’anno in cui i miei genitori hanno potuto regalarmi una chitarra.
Sono sbarcata in Italia di notte, e i miei occhi di bambina, abituati al caos albanese, vedevano tutto ordinato: le strade pulite, i lampioni accesi, le case belle, finite, dipinte. Siamo andati a vivere a Velletri, nella provincia sud di Roma, nei Castelli Romani, mia sorella, i miei genitori ed io. Mia mamma e mio papà hanno fatto di tutto, tutti i lavori possibili per allevarci e farci studiare. Mia sorella ed io siamo cresciute lì, abbiamo avuto una fanciullezza normale, come tutti gli altri ragazzi.
Poi otto anni fa c’è stata la svolta della mia vita: vedo per caso un talent show chiamato “The Voice of Albania”, e decido di tornare nel mio Paese, a Tirana, per provare a parteciparvi. Quando ho vinto il secondo premio e mi hanno proposto un contratto di lavoro come cantante in TV, non ci credevo. Ho sempre amato cantare, ho studiato canto in Italia e sono sempre stata appassionata, ma prima di allora non avevo mai pensato di intraprendere questa professione.
Sull'eventuale ritorno a vivere in Albania avevo mille pensieri e preoccupazioni. Mi sono ritrovata un paese da scoprire e riscoprire. In Albania ho coronato il mio sogno di cantare in diretta sul primo canale tv, davanti a milioni di persone, e mi sono resa conto che in fondo la mia partenza di venticinque anni prima era stata una partenza subita per volontà della storia.
Tornare in Albania mi ha permesso di ritrovare le radici che avevo perso e che tanto ne avevo sentito la mancanza e alla fine è stata davvero una fortuna. Ho ritrovato una terra meravigliosa con delle persone con grande cuore e grande voglia di ricostruire un paese che merita più serenità. E poi ritrovato mio nonno, l'ultimo che mi era rimasto, me lo sono coccolato negli ultimi anni della sua vita: con lui ho ritrovato il mio passato, la storia dei miei antenati , con lui ho ritrovato il mio Paese.