Sono nata a Scutari nel 1983, a dieci anni mi sono trasferita con la mia famiglia in Francia, a Parigi, dove ho vissuto due anni e mezzo.

Anamaria Skanjeti

Mio papà era un diplomatico, e siamo state tra le poche famiglie albanesi ad avere la possibilità di fare un’esperienza all’estero in quegli anni in quelle condizioni avvantaggiate. Tornati in Albania, nel 1996 ci siamo trasferiti a Tirana. Nel 2001 ho lasciato il mio Paese per venire a studiare a Torino, mi sono sposata, ho avuto due figli e sono rimasta a vivere in Italia.

Anamaria Skanjeti

Nel 1995 quando con la mia famiglia siamo tornati a Scutari da Parigi abbiamo trovato una situazione molto cambiata. Mio padre lavorava a Tirana e noi vivevamo a Scutari, dopo qualche mese ci siamo trasferiti anche noi a Tirana. Era l’inizio del 1997 e la situazione nella capitale era migliore, polizia ed esercito riuscivano ancora a controllare le strade. Pochi mesi dopo il nostro arrivo però, nella primavera dello stesso anno, anche Tirana è caduta nell’anarchia, come il resto del paese: ricordo le tracce dei carri armati sui marciapiedi nella primavera del ‘97.

Anamaria Skanjeti

Nel 2001 sono partita da Tirana per andare a studiare in Italia, a Torino, e dopo alcuni anni mi sono laureata presso la Facoltà di Psicologia dell’Università. Appena laureata, ero molto interessata ad approfondire gli studi di dottorato e prima mi sono iscritta ad un master di specializzazione. A conclusione del dottorato, mi sono sposata con un torinese, ho avuto due figli, e sono rimasta in Italia e ho continuato a studiare per la specializzazione in Psicoterapia, cosa che non avrei potuto fare in Albania.

Anamaria Skanjeti

Sono 18 anni che vivo a Torino e ormai la considero la mia città. Mi hanno raggiunto anche i miei genitori, che nel frattempo sono andati in pensione, e da alcuni anni vivono con me in città e fanno i nonni.

Se voglio tornare in Albania? Ogni tanto qualcuno me lo chiede, ed io rispondo che per ora non ci penso. Per ora torno nei periodi di vacanza e sono contenta di rivedere il resto della famiglia e far conoscere alle mie figlie il mio paese di origine. Inoltre in Albania oggi è ancora difficile riuscire a vivere e lavorare con la famiglia, si guadagna poco e c’è molta corruzione che non gli permette di crescere.

Anamaria Skanjeti

Della mia città, Scutari, mi mancano i bambini che giocano per strada, mi mancano le feste con la comunità del quartiere, mi manca la famiglia allargata e le nostre feste tipiche, alle quali partecipiamo sempre tutti, mi manca l’accoglienza albanese. Da noi quando arriva un ospite si dice: “la casa è di Dio e dell’ospite”. E sogno che un giorno anche Torino si apra a una sincera accoglienza come quella albanese. Nel mio futuro sogno di vedere un’Italia più aperta verso l’altro.