Quando mi sono laureato all’Università di Tirana la mia idea era quella di tornare a vivere al mio paese, nell’est dell’Albania, a Përmet. Tante persone, amici, parenti e conoscenti, hanno deciso di lasciare il paese per recarsi all’estero, dove è più facile cogliere occasioni lavorative, per crescere professionalmente e crearsi un futuro./p>
Io invece ho avuto la fortuna di cominciare a lavorare con la cooperazione italiana, in una ong di nome CESVI. Sono stati loro che hanno aiutato me i miei colleghi albanesi a capire il valore del nostro territorio: abbiamo compreso che sempre più persone sono interessate al nostro paesaggio, alle nostre produzioni e alla nostra cultura.
A Përmet le opportunità da cogliere sono davvero tante e il turismo è in crescita esponenziale. Dall’altro canto però, fin dall’inizio, siamo stati coscienti del fatto che dobbiamo fare attenzione non solo alla sostenibilità economica, ma anche a quella sociale e ambientale delle nostre attività. Il paesaggio è il nostro bene comune e dobbiamo tutelarlo, per noi e per quelli che verranno dopo di noi.
Siamo i custodi di uno degli ultimi corsi d’acqua completamente naturale in Europa, il fiume Vjosa, che offre canyon unici in cui portare gli ospiti a fare rafting e lunghe escursioni. Abbiamo una rete dei sentieri che collega i villaggi rurali delle montagne, ci sono aziende artigianali che producono formaggi, composte e altri prodotti locali.
Ma tutto questo va valorizzato attraverso la promozione di offerte turistiche esperienziali, non di massa, rivolte a persone in grado di apprezzare l’unicità della nostra offerta. Abbiamo creato il Consorzio “Pro Përmet” per promuovere uno sviluppo sostenibile del nostro territorio: si tratta di un consorzio di produttori locali per valorizzare le produzioni.